Pandoro vegano soffice e morbido: ricetta dettagliata
Questa è una delle ricette che volevo assolutamente avere nel blog, così che d’ora in poi non ci sarà mai più un Natale senza Pandoro vegano!
Si tratta di un pandoro vegano sfogliato, con una lievitazione lunga, motivo per cui ti suggerisco di organizzarti per stare a casa una giornata. Secondo me l’ideale sarebbe prepararlo il 24 dicembre per gustarlo a Natale o a Santo Stefano, perchè per uno o due giorni si mantiene morbido, poi però perde un po’ di umidità e diventa ottimo per fare un tiramisù, una torta tiramisù, delle palline ricoperte di cioccolato o da inzuppare a colazione 🙂
Ho provato personalmente questa ricetta che alcune delle ragazze del gruppo facebook LadyVegFamily hanno suggerito ed è davvero un’ottima base per questo dolce! Credo che l’autrice sia la collega del blog “Il Verde In Tavola”, a lei vanno i ringraziamenti.
Io ho aggiunto alcuni suggerimenti che secondo me semplificano la vita.
Il primo fra tutti è che per fare il pandoro….non hai bisogno per forza dello stampo da pandoro! Insomma, io l’ho ordinato online ed è arrivato solo dopo che il pandoro è stato fatto, cotto e mangiato, quindi…come ho fatto? Semplice, avevo uno stampo da budino abbastanza alto. L’ho imburrato per bene e ti assicuro che il dolce è venuto perfettamente!
La vita è fatta così, bisogna sempre trovare la soluzione più logica, nei momenti di difficoltà 😀
Allora, sei pronta a fare questo pandoro vegano? Mettiamoci all’opera!!
…ma prima di metterti all’opera ricordati che abbiamo un meraviglioso gruppo facebook LadyVegFamily dove puoi venire a mostrare i tuoi piatti e a prendere nuove idee per la tua cucina vegan di ogni giorno!
Siamo più di 3000 e ti aspettiamo!
Ingredienti per 1 pandoro da 1 Kg (qui trovi lo stampo da pandoro)
Per il primo impasto chiamato “lievitino”
50 gr farina di forza W350 (oppure farina Manitoba)
7,5 gr lievito di birra secco (il doppio se fresco)
60 gr acqua tiepida
1 cucchiaio zucchero di canna tritato
1 bustina zafferano
1° Impasto
Lievitino già preparato
200 gr farina di forza W 350 (oppure Manitoba)
1,5 gr di lievito di birra secco (il doppio se fresco)
30 gr burro vegetale di soia
25 gr zucchero di canna
55 gr latte di soia tiepido
2° Impasto
1° Impasto preparato in precedenza
200 gr farina di forza W350 (oppure Manitoba)
120 gr zucchero di canna tritato con il frullatore
30 gr burro vegetale morbido
110 gr latte di soia tiepido
1 cucchiaino di sale
1 stecca vaniglia o essenza di vaniglia (se non ce l’hai viene comunque bene)
140 gr burro vegetale a temperatura ambiente per sfogliare
Burro per imburrare lo stampo
Zucchero a velo per decorare
Procedimento:
Primo mattino.
Prepara il lievitino. Attiva il lievito secco nell’acqua tiepida per circa 10 minuti (se usi quello fresco puoi usarlo direttamente). In una ciotola abbastanza capiente da contenere anche i successivi impasti versa il lievito attivato, lo zucchero, lo zafferano e la farina. Amalgama con una forchetta finchè otterrai un impasto omogeneo e piuttosto liquido.
Metti il lievitino a lievitare in un posto tiepido coperto da una pellicola trasparente. Se lo fai in questi giorni d’inverno ti conviene metterlo in forno con la lampadina accesa ad una temperatura minima che acceleri la lievitazione (1 o 2 ore). In caso contrario potrebbe volerci anche tutta la giornata (e questo non è male se hai intenzione di allungare i tempi di preparazione, ti basterà rallentare la lievitazione mettendo l’impasto in frigo o all’aperto e riprenderlo quando torni a casa, per esempio).
Comunque il lievitino è pronto quando potrai osservare sulla sua superficie molte bolle e irregolarità.
Metà mattinata. Attiva il lievito di birra del secondo impasto per 10 minuti nel latte di soia tiepido (o usalo direttamente se è lievito fresco). Quando noterai della schiuma in superficie uniscilo al primo impasto è aggiungi anche lo zucchero tritato e la farina. Impasta per bene e poi unisci il burro già morbido, continuando ad impastare fino al completo assorbimento. Forma una palla e mettila a lievitare fino al raddoppio coperta da pellicola trasparente. Anche per questo impasto conviene utilizzare il forno con la lampadina accesa (1 o 2 ore), per gli stessi motivi di cui abbiamo già parlato.
Ora di pranzo. Prendi l’impasto e inizia a lavorarlo con lena (o con la planetaria, che risparmi un po’ di fatica) aggiungendo a poco a poco il latte tiepido, la farina, lo zucchero, il sale e la vaniglia. Quando l’impasto è uniforme aggiungi anche il burro. Lavora bene l’impasto, è importante per creare la maglia di glutine. Ci possono anche volere 15 minuti a mano. Stendi l’impasto su un piano infarinato e piegalo più volte fino ad avere una palla che andrà messa a lievitare in una capiente ciotola imburrata, in forno con lampadina accesa sempre coperta da pellicola trasparente fino al raddoppio (altre 2 ore circa).
Primo pomeriggio.
Una volta che l’impasto è lievitato inizia il procedimento di sfogliatura. Serve un impasto freddo, quindi mettilo in frigo per una mezz’ora.
Intanto che l’impasto raffredda togli dal frigo il burro e mettine 140 grammi in una ciotola munita di pennello. Deve essere davvero morbidissimo il burro, se no risulta difficile da stendere sulla pasta.
Ore 13,40. Rovescia l’impasto sul tavolo infarinato e stendilo con un mattarello fino a formare un quadrato.
Aiutandoti con il pennello spalma il burro morbido e richiudi i quattro angoli verso il centro. Usando il mattarello , schiaccia ancora l’impasto con più passate ma senza premere troppo, per evitare che il burro esca. Devi ottenere un rettangolo che va piegato in tre, avvolto nella pellicola trasparente e messo in frigo per 20 minuti a rassodare.
Ore 14. Togli l’impasto, stendilo nuovamente col matterello e ricava un rettangolo grande che piegherai ancora in 3.
Di nuovo in frigorifero per 20 minuti, coperto dalla pellicola.
Ore 14,20. Fai un’altra volta i passaggi delle 14 e ancora una volta metti in frigorifero l’impasto per 20 minuti.
Ore 14,40. Imburra molto bene lo stampo del pandoro (usa burro morbido e il pennello). Togli la pasta dal frigorifero, ponila sulla spianatoia formando una palla richiudendo i bordi sotto alla palla stessa aiutandoti con le mani imburrate e facendola ruotare. Metti la palla nello stampo del pandoro facendo attenzione che la parte liscia (senza i bordi ripiegati) sia sul fondo dello stampo.
Adagia la pellicola trasparente tenendola morbida in modo che contenga l’impasto, che crescerà superando il bordo dello stampo) e rimetti il pandoro in forno, con la luce accesa, a lievitare fino a quando non uscirà di 4 cm circa dal bordo.
Indicativamente potrebbero volerci 5 ore. Togli il pandoro ben gonfio dal forno e scalda il forno a 170°. Cuoci il pandoro vegano per 15 minuti a 170° e poi abbassa a 160° per altri 20 minuti (fai la prova stecchino fino in fondo). Per evitare che il bordo cuocia troppo, a metà cottura puoi mettere la carta stagnola sul pandoro.
Una volta cotto, sforna e metti a raffreddare il pandoro vegano. Sformalo appena riesci e mettilo a raffreddare su una gratella. Decora con lo zucchero a velo e festeggia il tuo super risultato!!
Ps se hai domande scrivimi nel gruppo LadyVegFamily o con un commento qui sotto o con un messaggio sotto al post della pagina LadyVeg, sarò felice di condividere con te le mie esperienze in cucina <3